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Verifica di Dam-Break in supporto alla progettazione di un bacino per irrigazione in località Ronchi, Comune di Castelfondo (TN) - 2010

Su incarico del progettista dell’opera è stato condotto uno studio di dam-break in supporto alla valutazione di impatto ambientale (VIA) relativa alla realizzazione di un bacino per irrigazione, fuori alveo, in località Rochi, presso il Comune di Castelfondo (TN). Poiché l’ipotesi progettuale identifica quale luogo più idoneo alla realizzazione del bacino la sommità del versante sul quale si trovano anche i centri abitati di Raina, Castelfondo e Dovena, e in considerazione del fatto che sul medesimo versante non è presente alcun alveo naturale in cui possano defluire parte delle acque derivanti da un ipotetico collasso dell’argine del bacino, si è ritenuto opportuno svolgere la modellazione di dam-break con un modello bidimensionale. 

L’analisi di dam-break ha come fine la valutazione di eventuali fenomeni di inondazione, che si attiverebbero nel caso, sebbene improbabile, di rottura improvvisa del corpo diga.

La redazione del presente studio ha richiesto lo svolgimento delle seguenti attività:

• Analisi geomorfologica sulla base del rilievo Lidar con risoluzione 1 m al fine di identificare le pendenze, le esposizioni e le direzioni di drenaggio che caratterizzano l’area di interesse.

• Analisi delle ortofoto e della Carta Tecnica Provinciale (CTP) al fine di individuare le principale tipologie di uso del suolo, la posizione di edifici e vie di comunicazione.

• Sopralluoghi conoscitivi finalizzati a caratterizzare la tipologia delle superfici attraversate dall’acqua nel suo deflusso verso valle e le sezioni geometriche del rio Dovena.

• Modellazione idraulica bidimensionale a fondo fisso della porzione di territorio che va dalla posizione del bacino in oggetto fino a valle dell’abitato di Castelfondo.

• Analisi dei risultati.

Gli scenari esaminati sono stati scelti con atteggiamento cautelativo al fine di valutare gli effetti più gravosi dovuti a collasso parziale del rilevato. A tal proposito è doveroso precisare che, per un bacino in materiale sciolto, l’ipotesi di collasso istantaneo sovrastima gli effetti del dam-break sia nei tempi che nell’entità del deflusso.

I risultati dell’analisi sono di seguito riassunti:

• immediatamente a valle del bacino irriguo la massa d’acqua si propaga attraverso prati e coltivazioni senza investire abitazioni con tiranti variabili da 10 cm a 1.5 m e velocità variabili da alcune decine di centimetri al secondo fino a circa 10 m/s; una propaggine del flusso che si propaga verso Sud-Est con velocità dell’ordine di 1 m/s, si incanala verso la forra del torrente Novella senza lambire abitazioni;

• alcuni edifici degli abitati di Raina e Castelfondo ricadono nelle aree a rischio di inondazione; in particolare gli edifici in prossimità della curva di via Molinet verso Dovena, gli edifici in località Formol e Plazzol in prossimità della SP 43; in tali aree i tiranti sono significativi, dell’ordine del metro, e le velocità del flusso non incanalato si aggirano attorno ai 5-6 m/s. Tali elementi dovranno essere adeguatamente affrontati nel Piano di Protezione Civile Comunale;

• l’abitato di Dovena non risulta soggetto a inondazione in nessuno degli scenari analizzati.